Venticinque anni dalla morte di Don Peppe Diana: Capo dei cappellani delle carceri invita a celebrare momento di preghiera nelle carceri
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Venticinque anni dalla morte di Don Peppe Diana: Capo dei cappellani delle carceri invita a celebrare momento di preghiera nelle carceri  

02/03/2019 


Si avvicina il 25° anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana per mano della camorra, mentre si apprestava a celebrare la messa nella sua parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe: in suo ricordo, l’ispettore generale dei cappellani delle carceri italiani, don Raffaele Grimaldi, invita i cappellani delle carceri a celebrare, nei loro rispettivi istituti penitenziari di appartenenza, “una giornata in memoria, di riflessione e di preghiera”.

La morte di don Peppe era “un ammonimento verso coloro i quali hanno osato sfidare la camorra e che con forza e coraggio denunciavano gli affaristi della morte”, scrive nella lettera ai cappellani don Grimaldi, che è stato “amico di studi nel seminario ad Aversa” del sacerdote ucciso “un giovane schietto, coraggioso, impegnato a fasciare le molte ferite degli uomini, sacerdote impegnato nel recupero dei giovani, ai quali dedicava tutto il suo tempo e tutte le sue energie giovanili per servire la Chiesa”. Di qui l’invito a non far passare inosservato questo anniversario perché “è nostro dovere ringraziare il Signore, che attraverso il sangue dei martiri, la Chiesa stessa si rafforza, cresce e rende testimonianza al Vangelo dell’amore”.

Inoltre, osserva l’ispettore generale, “celebrare la memoria di don Peppino è una grande opportunità per aiutare a prendere coscienza del loro passato di morte a chi si trova privato della libertà personale. Riflettere sul martirio di don Peppino Diana vuole essere un messaggio per risvegliare le coscienze e dire con forza che nessuno è padrone della vita dell’altro, nessuno può togliere e calpestare la vita di un altro essere umano. Ma, allo stesso tempo, è anche una giornata di preghiera per chiedere al Signore il dono della nostra conversione e il cambiamento della nostra vita”.

Don Grimaldi ricorda, poi, un appuntamento specifico per ricordare don Diana: lunedì 18 marzo, nel carcere di Secondigliano, a Napoli, ci sarà l’incontro “Per testimoniare la verità e la giustizia”. Interverranno il vescovo di Aversa, mons. Angelo Spinillo, lo stesso ispettore generale dei cappellani, don Franco Picone, vicario generale della diocesi di Aversa e parroco di San Nicola di Bari a Casal di Principe, Giulia Russo e don Giovanni Russo, rispettivamente direttrice e cappellano del centro penitenziario di Secondigliano.

agensir.it