Unione Camere Penali:scarcerazioni previste nel nostro ordinamento
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Unione Camere Penali:scarcerazioni previste nel nostro ordinamento   

26/04/2020 



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 Documento dell'Osservatorio Carcere Ucpi sulla grottesca vicenda del detenuto ammesso alla detenzione domiciliare per motivi gravi di salute.

L'Unione Camere Penali Italiane, con il proprio Osservatorio Carcere, denuncia gli attacchi gratuiti e strumentali, in un momento così drammatico per il nostro Paese, mossi ad alcuni magistrati, colpevoli - senza appello - di aver applicato le norme contenute nel nostro ordinamento e che nessun tipo di condanna, sia essa per mafia o per reati di minore allarme sociale, può mai cancellare.
Spiace ancor di più dover constatare come la piazza virtuale venga aizzata - more solito - dal cancan giustizialista della disinformazione "quotidiana" e soprattutto da dichiarazioni di particolare ed ingiustificato allarmismo, proveniente da settori che istituzionalmente dovrebbero, piuttosto, ergersi a tutela dei magistrati, chiamati ad applicare la legge senza dover subire nessuna pressione.
Quando, poi, si è costretti a registrare un surreale dibattito tra alcuni esponenti politici, alcuni notoriamente giustizialisti, altri ondivaghi e contraddittori nel loro agire quotidiano, allora davvero dobbiamo ricorrere, ancora una volta, alle parole del Santo Padre, rivolte ai politici pochi giorni fa: "Fate il bene del Paese e non del vostro partito in questa emergenza".
Sarebbe stato più opportuno, prima di scatenare la solita canea, considerare alcuni degli elementi adeguatamente ponderati dal Magistrato di Sorveglianza di Milano, chiamato ad adottare l'unica decisione in grado di tutelare la salute di un detenuto quasi 80enne, condannato, per mafia, ad una lunga pena interamente scontata e con gli ultimi 9 mesi da espiare, affetto da una forma aggressiva di tumore al colon e per tale motivo sottoposto a chemioterapia ed interventi chirurgici.
Siamo alla farsa ed all'offesa dell'umanità smarrita! Proprio nel giorno in cui il decreto "cura Italia", del tutto insufficiente ad alleggerire il carico umano delle nostre carceri, come dimostrano i numeri che nessuna propaganda potrà mai mistificare, viene approvato, in Commissione, senza emendamenti - nonostante gli appelli di tutti gli operatori del settore (Magistrati di sorveglianza, Anm, Ucpi, professori di diritto penale, garanti territoriali), gli interventi delle autorità sovranazionali europee, l'Oms - si registrano curiose denunce, sia da parte delle forze di maggioranza, sia da parte di alcuni membri dell'opposizione, rivolte al Governo di avere "favorito l'uscita dei boss", fomentando così, in maniera irresponsabile, la rabbia dei cittadini contro la magistratura colpevole di avere solo adottato provvedimenti ispirati ai principi insopprimibili di umanità e giustizia.