La Appendino visita il carcere di Torino: è polemica tra il sindacato della Polizia Penitenziaria e il Sindaco
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La Appendino visita il carcere di Torino: è polemica tra il sindacato della Polizia Penitenziaria e il Sindaco  

01/06/2019 


Ieri mattina il Sindaco Appendino, insieme ai garanti dei detenuti (quello cittadino e quello regionale), al Presidente di Antigone Piemonte e al Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Torino, ha visitato il carcere di Torino "Lorusso e Cutugno", accompagnata dal Direttore e dal Comandante del penitenziario..

Ne è nata una paolemica in seguito al comunicato stampa rilasciato dall'OSAPP. Il sindacato di polizia penitenziaria sostiene che, nella visita di ieri nel carcere, la prima cittadina avrebbe incontrato i detenuti ma non gli agenti della polizia penitenziaria. Il Sindaco ha subito smentito la ricostruzione dicendo che non ha incontrato nessuno, perché non era previsto da programma “pur confermando la piena disponibilità ad ogni confronto”.

Per il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, il Sindaco insieme ai garanti dei detenuti, quello cittadino e quello regionale, con il presidente di Antigone Piemonte, il presidente del Consiglio Comunale del Comune di Torino, e accompagnata dal direttore e dal comandante della struttura, “ha visitato i vari reparti detentivi soffermandosi a parlare con i detenuti presenti”, si legge nella lettera dell’Osapp. E poi l’affondo: “La sindaca non avrebbe trovato modo e tempo, analogamente a quanto posto in essere con i reclusi, di soffermarsi con il personale di Polizia Penitenziaria rendendo in tal modo, dimostrazione della prassi, a suo tempo assai di moda tra i politici dell'ancien régime, di ignorare gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria durante le visite agli istituti di pena”.

La risposta dell'Appendino è arrivata poco dopo: “La visita non prevedeva incontri con i detenuti - che infatti non ci sono stati - né con realtà diverse da quelle previste nell'evento. Aggiungo che più e più volte ho incontrato gli agenti di polizia penitenziaria in diverse occasioni e per i motivi più vari. La disponibilità continua ad essere massima e, come accade per tutti, ogni loro istanza potrà essere valutata nelle sedi opportune e con le figure competenti”.