Evadono dai domiciliari e tornano in carcere perché non sopportano i congiunti
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Evadono dai domiciliari e tornano in carcere perché non sopportano i congiunti  

05/05/2020 


 Non sopportava piu' di vivere in casa con la madre, nonostante si trovasse agli  arresti domiciliari. E cosi', ha pensato di lasciare l'abitazione e raggiungere gli agenti, per farsi portare in carcere. Il 48enne bresciano, stanco dei continui litigi con la madre che viveva nella sua stessa abitazione, ha cosi' deciso di infrangere volontariamente gli arresti domiciliari raggiungendo una volante della Questura, e consegnandosi a loro. Gli agenti, increduli, non hanno potuto fare altro che constatare l'avvenuto reato, facendo cosi' scattare le manette, arresto confermato nella direttissima avvenuta ieri.

Il 22 aprile un episodio simile si è verificato  a Castellammare di Stabia, nel Napoletano: un uomo ai domiciliari per scontare una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti, si è presentato nella stazione locale dei militari dell'Arma, spiegando di non sopportare più la moglie e di preferire piuttosto il trasferimento in carcere: la donna infatti sarebbe stata particolarmente esasperata dalle misure di contenimento dovute alla pandemia di coronavirus in corso, rendendo così a suo dire insopportabile la propria presenza tra le mura domestiche dove era costretto a stare anche a causa della condanna per spaccio di sostanze stupefacenti. Alla fine i carabinieri hanno "esaudito" il suo desiderio, visto che l'uomo, uscendo dal regime dei domiciliari era a tutti gli effetti evaso: a quel punto, si era dunque reso inevitabile il trasferimento in carcere.Altri casi di sono verificati nelle scorse settimane complice anche il livello di stress accumulato da chi da quasi due mesi si trova chiuso in casa per la pandemia da coronavirus.