Boss camorrista si suicida nel carcere di Rebibbia: aveva appena iniziato un percorso di collaborazione con la giustizia
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Boss camorrista si suicida nel carcere di Rebibbia: aveva appena iniziato un percorso di collaborazione con la giustizia  

26/10/2016 


Suicidio nel carcere di Rebibbia. Nella serata di ieri si è tolto la vita Diego Basso, 48enne legato al clan Pesce-Marfella di Pianura. Pare che l'uomo sia impiccato in cella. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso prestati dal personale di Polizia Penitenziaria e dal personale sanitario.

Basso fu arrestato due anni fa dopo aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Napoli a cui era sottoposto.

L’uomo, abitante in via Cannavino, più volte, negli ultimi tempi, si era reso responsabile della violazione degli obblighi della sorveglianza speciale, che gli imponevano di non frequentare pregiudicati e persone sottoposte a misure di sicurezza o di prevenzione.
Basso, infatti, nel corso di vari controlli di polizia era stato spesso sorpreso in compagnia di pregiudicati, sempre nel quartiere Pianura, dove lo stesso risiedeva.

Per questo motivo, gli agenti attesero all’ingresso del commissariato, dove il pregiudicato doveva apporre la firma ogni domenica mattina.

Lo scorso aprile è stato colpito da una nuova ordinanza di custodia cautelare ha colpito in carcere, poichè accusato dell’omicidio di Francesco Esposito avvenuto il 17 settembre del 2001. Un omicidio deciso nel pieno della faida tra i “Marfella-Pesce-Bernardo” e i D’Ausilio che, all’epoca avrebbero provato ad estendersi in zona Soccavo-rione Traiano.

Da alcune settimane aveva avviato un percorso di collaborazione con la giustizia.

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