A cena a Casa di Leda per mangiare rom – solidale
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A cena a Casa di Leda per mangiare rom – solidale   

30/10/2019 


Involtini di cavolfiore,  Ciupapzi (dolce al cioccolato) e mussaka sono alcuni dei piatti che saranno serviti il 31 ottobre alla cena di solidarietà organizzata da Gustamundo nella Casa di Leda che ospita donne in misura alternativa alla detenzione con i loro figli minori. A cucinare questi e altri cibi tipici della tradizione balcanica due donne rom ospiti della struttura protetta, attiva dal 2017 e realizzata in una villa confiscata alla mafia. Per entrambe, prossime a terminare la pena, l’iniziativa rappresenta un piccolo passo verso il ritorno a una vita normale e e di maggiore inclusione sociale ed economica 
La cena sara' un'occasione speciale d'incontro fra persone, attraverso il cibo. La condizione di emarginazione in cui versano alcune minoranze si combatte, anzitutto, creando occasioni di conoscenza reciproca e scambio, per un superamento diffuso dei pregiudizi verso l'Altro. "Su persone come Bea e Behara - afferma Pasquale Campagnone, fondatore e direttore di Gustamundo - pesano piu' fattori di rischio in termini di emarginazione: le loro origini Rom e la pena che stanno scontando". 
Sono tra le 110.000 e le 180.000 le persone di origine rom che risiedono in Italia secondo una stima della Comunita' Europea, pari a circa lo0,25% della popolazione totale. Di questi, solamente un quinto vive in condizione di precarietà abitativa. Eppure, l'alto livello di pregiudizio contribuisce a perpetrare uno stato di discriminazione permanente nei confronti di tutta la minoranza.
La cena inizierà alle ore 20.00 presso il ristorante in Via Giacinto de Vecchi Pieralice, 38 (per prenotazioni:
info@gustamundo.it; 366 8976779). Il progetto "Gustamundo" nasce con l'idea di proporre integrazione sociale tramite la "cucina". Con la collaborazione di molti centri di accoglienza e di alcune onlus, Gustamundo organizza cene multietniche preparate da uomini e donne provenienti dai paesi più disagiati